Perché ho scelto l’educazione ambientale come lavoro?
Questa è una domanda che mi viene posta spesso, credo dettata dal fatto che quello dell’educatore ambientale non è un lavoro molto comune.
A me verrebbe da rispondere “e perché no?!”
Io mi chiedo, al contrario, perché l’educazione ambientale venga spesso snobbata e considerata come qualcosa di secondario, di certo non come una professione vera e propria.
Questo articolo sarà dedicato proprio a ciò: ti racconterò che cos’è l’educazione ambientale, la sua importanza, il suo ruolo ai giorni d’oggi e alcuni consigli pratici e utili per portarla a scuola e nella vita di tutti i giorni.
Ti dimostrerò perché ne hai bisogno, anche se non te ne accorgi.
Sarà un articolo adatto a: insegnanti ed educatori, genitori e curiosi di natura e montagna che vogliono essere i protagonisti di un bel cambiamento.
Buona lettura!
Questione di prospettiva: resto a guardare o faccio qualcosa?
Se leggi questo blog è perché passi molto tempo in natura, quindi…
Passeggiando tra i boschi rigogliosi della Valtellina, ammirando la maestosità delle Alpi o specchiandoci nel blu intenso del Lago di Como, una domanda sorge spontanea:
perché l’educazione ambientale è così importante?
Come naturalista ed educatrice ambientale, questa domanda rappresenta il fulcro del mio lavoro e della mia passione.
In un mondo sempre più urbanizzato e frenetico, l’educazione ambientale si pone come una necessità imprescindibile per costruire un futuro sostenibile per noi e per le generazioni future.
Che cos’è l’educazione ambientale?
Dal Rapporto Brundtland del 1987: “L’educazione ambientale si propone di educare gli esseri umani a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali, mirando al «soddisfacimento delle esigenze presenti senza compromettere la possibilità delle future generazioni di sopperire alle proprie”
Dalla IUCN: “Processo per cui gli individui acquisiscono consapevolezza ed attenzione verso il loro ambiente; acquisiscono e scambiano conoscenze, valori, attitudini ed esperienze, come anche la determinazione che li metterà in grado di agire, individualmente o collettivamente, per risolvere i problemi attuali e futuri dell’ambiente”
L’educazione ambientale per me è
un vero e proprio processo di apprendimento continuo che mira a far conoscere e comprendere l’ambiente naturale, le sue interazioni con l’uomo e le sfide che lo minacciano.
Oltre a poter essere una vera e propria materia scolastica, per me l’educazione ambientale è uno stile di vita e un percorso di crescita personale che fa parte della mia vita quotidiana.
La mia missione è proprio quella di far diventare l’educazione ambientale una cosa normale, spontanea, che coinvolge individui di tutte le età, dalle famiglie agli educatori, insegnanti e cittadini.
Come nasce?
Le radici dell’educazione ambientale affondano nella storia, con figure come John Muir e George Perkins Marsh che già nel XIX secolo sensibilizzarono l’opinione pubblica sulla necessità di proteggere la natura.
Negli ultimi decenni, l’urgenza di un cambiamento ha portato a una crescente attenzione verso questa tematica, culminata nella Conferenza di Rio de Janeiro del 1992 e nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
Direttamente alla Conferenza Delle Nazioni Unite sull’ambiente umano, Stoccolma 1972 viene pubblicata la Dichiarazione di Stoccolma contenente 26 principi. Viene introdotto il concetto di eco sviluppo e si inizia a parlare di “educazione alle problematiche ambientali”.
Cari insegnanti, genitori e curiosi di natura,
come vedete il concetto di educazione ambientale è molto recente e nasce da una presa di consapevolezza da parte dell’essere umano del suo impatto sull’ambiente circostante e sulle risorse disponibili.
Perché l’educazione ambientale è così importante?
L’educazione ambientale oggigiorno diventa una materia fondamentale per creare spunti di riflessione, pensiero critico, sviluppo in connessione con la natura, in un momento così critico caratterizzato da problemi ambientali non indifferenti e causati dalla nostra malsana interazione con l’ambiente e le sue risorse.
(o dal nostro completo distacco da esso!)
Partendo dai più piccoli, futuri genitori di questo pianeta e importanti megafoni di conoscenza, e arrivando così agli adulti.
Le attività di Due Passi In Natura
Ecco perché ho deciso di dar voce alla mia missione e di lasciar spazio a questa professione nella mia vita.
Qui puoi trovare tutti i miei servizi, tra cui:
- progetti di educazione ambientale per scuole
- formazioni a tema per insegnanti
- divulgazione per cittadini
Se siamo lontani, non è un problema: occorre solo una buona connessione a Internet e si può fare tutto.
In famiglia: l’educazione ambientale nella quotidianità
Le famiglie sono il primo ambiente educativo in cui i bambini imparano a conoscere il mondo.
È quindi fondamentale che i genitori stessi siano sensibilizzati alle tematiche ambientali e adottino uno stile di vita sostenibile.
Coinvolgere i bambini in attività all’aperto, fargli conoscere la natura e spiegarne l’importanza sono piccoli gesti che possono fare la differenza.
Esempi di attività per famiglie:
- Passeggiate nei boschi o nei parchi: Un’occasione per osservare la flora e la fauna selvatica e per imparare a conoscere l’ambiente naturale.
- Giochi all’aperto: Organizzare giochi a tema ambientale, come una caccia al tesoro con indizi legati alla natura, può essere un modo divertente per educare i bambini divertendosi.
- Orto in casa: Coltivare un piccolo orto in casa permette ai bambini di imparare il ciclo di crescita delle piante e l’importanza di una sana alimentazione.
- Riciclo creativo: Insegnare ai bambini a riutilizzare i materiali di scarto per creare nuovi oggetti è un modo per sensibilizzarli sulla tematica del riciclo e della riduzione dei rifiuti. Attenzione però: non significa comprare a dismisura perché tanto poi si ricicla…
Perché fare educazione ambientale a scuola?
I motivi per cui l’educazione ambientale dovrebbe diventare una materia fondamentale nelle scuole e nella vita di tutti i giorni sono molteplici:
- Promuove la consapevolezza: aumentare la conoscenza del mondo naturale e delle sue delicate interazioni è fondamentale per comprendere l’impatto delle nostre azioni e per innescare un cambiamento positivo.
- Sviluppa la responsabilità: educare le nuove generazioni a vivere in modo sostenibile significa insegnare loro a rispettare l’ambiente e a fare scelte consapevoli.
- Affronta le sfide ambientali: l’educazione ambientale è un tassello fondamentale per combattere il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento.
- Migliora la qualità della vita: vivere in armonia con la natura ha un impatto positivo sul benessere fisico e mentale di tutti.
- Riscontro nella quotidianità personale: l’educazione ambientale apre la mente e il modo di considerare il nostro Io all’interno di un ecosistema più grande. Questo favorisce l’interazione positiva con gli altri esseri viventi, umani compresi, rendendoci più aperti, disponibili, gentili, rivolti al confronto.
A scuola
Gli insegnanti hanno un ruolo chiave nel promuovere l’educazione ambientale nelle scuole. Attraverso attività didattiche coinvolgenti, progetti di sensibilizzazione e l’utilizzo di metodologie innovative, possono educare gli studenti a vivere in modo responsabile e rispettoso dell’ambiente.
Direttamente da “Santo Miur”: “La scuola è il luogo di elezione per attivare progetti educativi sull’ambiente, la sostenibilità, il patrimonio culturale, la cittadinanza globale. […] Grazie ad essi la scuola diviene l’istituto che, prima di ogni altro, può sostenere – alla luce dell’Agenda 2030 – il lavoro dei giovani verso i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. A tal fine è indispensabile, per se stessi e per la collettività, sviluppare un’adeguata sensibilità, ad esempio, ai temi del benessere personale e collettivo, dell’adozione di corretti stili di vita, alla lotta ai cambiamenti climatici: per costruire, entro l’anno 2030, società inclusive, giuste e pacifiche. Per realizzare interventi adeguati è di grande importanza che il mondo scolastico stabilisca relazioni e sinergie con i soggetti di riferimento presenti nel territorio; è fondamentale attivare collaborazioni ampie, per coinvolgere nei percorsi di crescita comune le istituzioni, gli enti locali e tutti i soggetti della vita sociale.”
Esempi di attività a scuola
Ecco alcuni spunti per mettere in pratica l’educazione ambientale in classe, nel giardino o nei dintorni della scuola:
- Organizzare attività in natura con i bambini: Passeggiate nei boschi, giochi all’aperto e osservazione della fauna selvatica sono modi divertenti per educare i più piccoli al rispetto dell’ambiente.
- Ridurre il consumo di plastica e di energia: Piccoli gesti quotidiani possono fare la differenza per la salvaguardia del pianeta.
- Informarsi e sensibilizzare gli altri: Imparare di più sulle tematiche ambientali e condividerle con amici e familiari è un modo per diffondere una cultura di sostenibilità.
- Laboratori in classe: Realizzare laboratori per far conoscere ai bambini gli ecosistemi locali, le energie rinnovabili o l’importanza di risparmiare l’acqua.
- Uscite didattiche: Organizzare gite in fattoria, visite a musei di storia naturale o escursioni in aree protette per permettere agli studenti di
L’educazione ambientale nell’Agenda 2030
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, adottata dalle Nazioni Unite nel 2015, include l’educazione ambientale come uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’obiettivo 4.7 dell’Agenda 2030 invita a “assicurare che tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile, tra cui, tra l’altro, l’educazione per lo stile di vita sostenibile, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e nonviolenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione delle diversità culturali“.
Conoscere per proteggere
Il nostro pianeta sta affrontando una serie di sfide ambientali critiche, tra cui il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento.
La conoscenza dell’ambiente è fondamentale per comprendere queste sfide e per trovare soluzioni efficaci.
L’educazione ambientale può aiutare le persone a sviluppare le conoscenze, le competenze e i valori necessari per proteggere l’ambiente e costruire un futuro sostenibile.
In conclusione
L’educazione ambientale non è un’opzione, ma una necessità e vorrei che questo messaggio venga percepito da tutti.
Come educatrice ambientale, il mio obiettivo è quello di ispirare le persone a conoscere, amare e proteggere il nostro pianeta.
Attraverso laboratori, attività in natura e percorsi formativi, desidero contribuire a costruire un futuro più verde e sostenibile per tutti.
Fonti scientifiche
Diversi studi scientifici dimostrano l’importanza dell’educazione ambientale. Uno studio del 2018 pubblicato sulla rivista Nature Climate Change ha rilevato che l’educazione ambientale può aumentare la consapevolezza dei problemi ambientali e incoraggiare comportamenti sostenibili.
Un altro studio del 2020 pubblicato sulla rivista Environmental Education Research ha dimostrato che l’educazione ambientale può migliorare le conoscenze e le competenze degli studenti in materia di ambiente e può anche influenzare i loro atteggiamenti e valori.
Anche le fonti pedagogiche sottolineano l’importanza di stare in natura. Un articolo del 2019 pubblicato sulla rivista Childhood Education ha rilevato che il contatto con la natura può migliorare lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo dei bambini. Un altro articolo del 2020 pubblicato sulla rivista Journal of Environmental Education ha dimostrato che il contatto con la natura può aumentare la creatività e la problem solving degli studenti.
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