La Brianza è ricca di sentieri che attraversano boschi di latifoglie a quote più o meno basse che normalmente non superano i 900 metri di altitudine.
Tra tutti questi sentieri in Brianza ho scelto uno dei miei posti preferiti, ideale per osservare il foliage autunnale, per scappare dalla frenesia quotidiana senza allontanarsi davvero troppo e perfetto per chi cerca un trekking sostenibile.
Il sentiero che conduce all’antico Eremo di San Genesio è facilmente raggiungibile da Milano e Lecco, ideale per una passeggiata veloce lontana dal caos e si trova in un’importante corridoio ecologico, il PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Monte di Brianza, situato tra il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone e il Parco del Monte Barro.
Descrizione del percorso
Partenza
Ho parlato di trekking sostenibile perché puoi raggiungere il punto di partenza del sentiero direttamente con il treno, alla fermata di Olgiate Molgora. Una volta arrivato in stazione, prosegui verso la frazione “Mondonico”, piccola e suggestiva, raggiungibile tramite la strada principale asfaltata dal Viale Sommi Picenardi oppure dal sentiero di Olcellera, in via Michelangelo Buonarroti (indicati nei dettagli del trekking).
L’imbocco del sentiero vero e proprio è in Via Squadra, a Mondonico. Se opti per l’auto, qui puoi trovare parcheggio gratuitamente.
Durante l’alta stagione invece il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone mette a disposizione il servizio navetta che collega la stazione a Mondonico. Per ulteriori informazioni a riguardo consulta il sito del Parco.
Il percorso
Questa passeggiata può essere suddivisa in più tappe.
Partendo da Via Squadra (a quota circa 300 metri) si seguono le indicazioni per Crosaccia – San Genesio, lungo il sentiero numero 2, salendo da una breve scalinata. Il bosco è il protagonista di questo tratto, ma prima di raggiungere il borgo di Monastirolo, sulla destra, puoi trovare un piccolo prato affacciato sulla Brianza (in alcune giornate si vede Milano!).
Tornando sui nostri passi, dopo Monasterolo si raggiunge la Crosaccia, a quota 634 metri, dove trovi una piccola area di sosta attrezzata con un tavolino in legno, ai piedi della croce. La particolarità è che la Crosaccia è interamente avvolta dagli alberi.
Poco più avanti, raggiunto il Monte Crosaccia a quota 723 metri, seguiamo le indicazioni verso Campsirago, lungo il sentiero numero 3: dopo un breve tratto in piano il sentiero si fa più ripido e a gradini. In breve raggiungiamo il piccolo paese di Campsirago, nel comune di Colle Brianza.
Una piccola sosta ad accarezzare gli asini è obbligatoria 😉
Riprendiamo il cammino e seguiamo il sentiero numero 1 fino a San Genesio, percorrendo gli ultimi 200 metri di dislivello. Ora il taglio regolare del bosco permette di avere una vista più ampia, in alcuni punti si osserva un tratto di Lago e il Resegone.
In cammino verso Campsirago La scalinata prima di Campsirago Amici a Campsirago
Ritorno ad anello
Una volta ammirato San Genesio, si scende dallo stesso sentiero dell’andata fino a Campsirago.
Questa volta però, attraversiamo la via principale del paesello fino al parcheggio principale: a sinistra troviamo il sentiero che scende verso Mondonico, il numero 1. Proseguiamo in discesa per quasi tutto il percorso fino ad arrivare ad un bivio: proseguendo dritti si torna velocemente a Mondonico, girando a destra invece un cartello indica il “Sentiero dell’Alto Molgora”.
Ci sono davvero numerosi sentieri che percorrono questi boschi, io mi sono divertita a scoprirli tutti, ma il mio preferito, fin da quando sono piccola è proprio questo.
La bellezza di questo tratto è data dalla sua particolarità naturalistica: il sentiero costeggia il torrente Molgora che crea delle piccole cateratte e pozze, formando le sorgenti petrificanti di cui ti parlo tra poco.
In breve raggiungiamo Mondonico, passando per un antico mulino, e torniamo alla macchina o alla stazione dei treni. Potrebbe essere l’occasione perfetta anche per attraversare Mondonico e completare un altro anello.
I borghi di Campsirago e San Genesio
Si sa, i sentieri in Brianza sono intrisi di storia e lo si percepisce ad ogni passo. Lungo il cammino incontriamo antiche chiesette, piccoli borghi semi-abbandonati, muretti a secco, selciati e antichi segnavia che univano i diversi abitati e venivano utilizzati durante gli spostamenti silvo-pastorali.
Campsirago
Tra questi, uno dei borghi più importanti che si attraversano è Campsirago: una località strategica importante per le attività silvo-pastorali della Brianza. Situato a 670 metri, nel caratteristico paesino si può vedere la chiesa di San Bernardo e l’antico lavatoio.
L’importanza agricola del borgo la si percepisce, oggi è stato ristrutturato e preso in mano da diverse cooperative, associazioni e volontari che con impegno e dedizione hanno contribuito a ristabilire la bellezza del paese. Per leggere la storia completa clicca qui.
Per le famiglie o semplicemente per chi vuole godersi la giornata con più calma, consiglio di fermarsi a mangiare presso l’Osteria Stala del Re.
San Genesio
Non appena il bosco si dirada la meta del nostro trekking è ben visibile: il colore bianco acceso dell’Eremo di San Genesio con le sue mura attira decisamente l’attenzione.
Il vero protagonista del Monte di Brianza è proprio lui. Ha una storia molto lunga, tanto che i primi documenti risalgono all’anno 950. Puoi trovare maggiori dettagli qui.
Oggi la chiesta è oggetto di ristrutturazioni e di sistemazioni ad opera dei volontari dell’associazione Monte di Brianza e degli alpini che gestiscono il rifugio e che insieme si occupano della promozione naturalistica e culturale del territorio.
L’Eremo è chiuso al pubblico, ad eccezione di alcune aperture particolari.
L’arrivo a San Genesio La vista sulle montagne di Lecco L’Eremo di San Genesio
5 cose da vedere tra i sentieri in Brianza
- Parco di Montevecchia e della Valle del Curone: una grande varietà di sentieri percorre le colline brianzole; il dislivello è minimo, ma con la carta dei sentieri in mano (la puoi trovare in vendita agli uffici del Parco, a Montevecchia, al prezzo di 5 euro) ci si può sbizzarrire e scegliere il percorso che si preferisce. Ideale anche per i più piccoli!
- Da Mondonico a San Genesio il bosco di latifoglie ci accompagna per tutto il viaggio: querce, castagni, betulle, robinie, ma non solo dato che è frequente trovare funghi commestibili e tantissime castagne.
- Foliage: in autunno il colore predominante di questi sentieri è l’arancione. Inoltre, se scegli di camminare in settimana quando i sentieri in Brianza sono poco frequentati, il suono delle foglie secche ti accompagna per tutto il tragitto. Relax garantito!
- Non saremo in montagna come dicono, ma sul Monte di Brianza sono tornati…. i caprioli! Grazie alle fototrappole di Daniele Cortenova dal 2020 sono stati avvistati. Avrai la fortuna di incontrarli?
- Dal Sentiero dell’Alto Molgora puoi ammirare le sorgenti petrificanti: un’importante formazione rocciosa plasma un ambiente naturale unico e da proteggere. Le acque sorgive del torrente Molgora hanno una grande concentrazione di carbonato di calcio (calcare) che precipita formando il travertino che copre rocce, sassi, legnetti, formando delle particolari strutture tutte da ammirare (NON CAMMINARCI SOPRA! Il travertino è una roccia porosa che si degrada facilmente, rischieresti di rovinarlo).
Il Travertino lungo il torrente Molgora Foliage e castagne sul sentiero Cascatelle e pozze delle sorgenti petrificanti
Dettagli del trekking e consigli utili
PARTENZA
Parcheggio Via Squadra: 45.74101110108264, 9.400317809421262
Stazione Olgiate Molgora: 45.72918887910908, 9.40353536673296
Olcellera: 45.73846968680464, 9.405871251406243
Sentiero:
– da Olcellera alla Crosaccia: numero 2
– Dal Monte Crosaccia a Campsirago: numero 3
– Da Campsirago a San Genesio: numero 1
– Ritorno ad anello da San Genesio a Mondonico: numero 1/Sentiero dell’alto Molgora indicato dai cartelli.
Segnaletica Sentiero: rosso, bianco e rosso
Lunghezza totale del percorso (stazione punto di partenza e arrivo): 12,6 km
Lunghezza percorso breve (da Via Squadra e ritorno): circa 8 km
Dislivello positivo totale: circa 650 metri
Tempo stimato sola andata: 2 ore
Difficoltà: medio-facile. Il percorso non richiede passaggi tecnici, il dislivello è l’unica difficoltà (da tenere a mente per le famiglie!).
Consigli utili: indossare calzature adatte ad ambienti montani, come scarpe da trekking o da trail running.
▲ ATTENZIONE ai numeri dei sentieri sulla carta escursionistica (in vendita presso il Parco Regionale di Montevecchia e Monte di Brianza): il sentiero 202 sulla carta equivale al numero 2, il 203 al numero 3, ecc…
Per la traccia gps clicca qui.
Selfie in cammino Dettagli arancioni del foliage autunnale
Fumagalli Gigi
25 Novembre 2021Bellissimo questo servizio. Bella la narrazione e le foto.Conosco molto bene la zona e frequento spesso abitando ai piedi di Colle Brianza.Confermo presenza di Caprioli…avvistati più volte…Grazie mille!!! Alla prossima ciao.
Benedetta Sala
9 Dicembre 2021Allora ci incontreremo per sentieri 🙂
Grazie mille a te Gigi, a presto
Davide Romano Radaelli
16 Febbraio 2022Grazie per la descrizione e per l’ottima informazione
Benedetta Sala
17 Febbraio 2022Sono contenta che ti sia stato utile!