Escursione al Rifugio Casati in Valfurva sopra i 3000 metri

Posted on 6 Min Lettura

L’escursione al Rifugio Casati in Valfurva sopra i 3000 metri è un’esperienza unica per gli amanti della natura e della montagna.

Il rifugio si trova in una posizione panoramica incredibile, immerso nel Parco Nazionale dello Stelvio.

L’escursione richiede una buona preparazione fisica, in quanto la salita è abbastanza impegnativa.

Tuttavia, la bellezza del paesaggio e la vista mozzafiato sulla valle ripagheranno ampiamente lo sforzo!

 

Una storia lunga 28 anni

Questa cosa non l’ho mai detta:

io e il Casati siamo legati da una storia particolare.

Ti dico solo che durante la salita mi sono emozionata tantissimo:

sono stata qui il 15 agosto 2023, dopo 28 anni di escursioni in Valfurva in cui ammiravo quell’edificio ben visibile dal basso del Rifugio Pizzini.

Be’, quest’anno ci sono andata.

Dopo anni in cui credevo che non sarei mai salita fin lassù,

che lo avrei sempre ammirato e sognato dal basso.

Per questo, ho deciso di dedicare un’intera mail a questa storia:

te la racconterò per filo e per segno tramite la mia newsletter consapevole 2 passi e 4 chiacchiere.

Ecco invece tutto quello che devi sapere per affrontare questa escursione!

 

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

La partenza

Per conoscere la partenza di questa escursione non devi far altro che cliccare qui e leggere.

Esatto, siamo di nuovo nella mia amata Valfurva!

Ma ormai dovrai saperlo…

Questa valle è ricca di escursioni, per tutti i livelli e per tutti i gusti, e io ne sono completamente innamorata perché la frequento da quando sono nata!

In ogni caso, nei dettagli trovi le coordinate del parcheggio (Ricorda: passaggio a pagamento!)

 

Due escursioni in una

Anche in questo caso, proprio come l’altro articolo, il percorso che voglio descriverti oggi racchiude due escursioni in una.

  • la prima parte è quella che ti porta dal Rifugio Forni al Rifugio Pizzini: questa volta dal parcheggio devi prendere il sentiero sulla sinistra che passa vicino ai bagni e sale nel bosco, entrando subito in Val Cedec;
  • la seconda è la parte più impegnativa e per esperti che dal Rifugio Pizzini sale alla meta.
    Ah, c’è anche una terza brevissima parte che ti racconto alla fine!

 

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Dal Forni al Rifugio Pizzini

Come ti accennavo,

dal parcheggio prendi il sentiero sulla sinistra verso i bagni,

ricongiungiti con la strada sterrata e lascia alle spalle il Rifugio Forni.

Qui dovrai alzarti di quota e imboccare la Val Cedec, ma la salita è relativamente dolce e la strada è molto ampia.

Per accorciare, c’è un sentiero che taglia nel bosco e in breve tempo raggiungerai il piano.

Ben presto il bosco sarà alle tue spalle e ti si aprirà davanti la spettacolare vista sulla Val Cedec, la nostra direzione di marcia, e la Valle dei Forni. Si intravedono la Piccola Diga, il torrente, il Ghiacciaio dei Forni e la biforcazione tra le due valli.

Purtroppo, la strada che stai percorrendo in alta stagione è parecchio trafficata dalle jeep/navette.

Infatti, qui è possibile usufruire di questo servizio per arrivare fino al Pizzini e risparmiarti la prima parte di escursione. In molti utilizzano questa modalità per portare i bambini al Rifugio, mangiare e poi scendere a piedi o di nuovo in auto.

Sapete come la penso,

ma ognuno ha le sue esigenze ed è libero di scegliere ciò che preferisce!

In ogni caso, questa prima parte è moooooolto fattibile anche dai bambini perché fino al Rifugio Pizzini la strada è ampia, senza punti esposti e le salite sono leggere, mai ripide.

Mentre cammini tieni occhi e orecchie aperte: è pieno di marmotte, anche vicinissime alla strada! So che la tentazione è tanta, ma resisti e leggi il mio vademecum sugli animali selvatici.

Ah, sei sei fortunato puoi ammirare anche il volo delle aquile.

Dopo circa 2 ore di cammino sarai entrato nel cuore della Val Cedec e arriverai al Rifugio Pizzini.

 

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Dal Pizzini al Casati-Guasti, oltre i 3000 metri!

Già dal Pizzini il paesaggio è cambiato: più aspro, roccioso, con le alte cime che svettano alle sue spalle.

I colori predominanti sono il rosso delle rocce ferrose e il grigio più intenso del maestoso Gran Zebrù.

Dal Pizzini c’è un crocevia di sentieri: da qui puoi andare anche in Val Zebrù.

Noi prendiamo il sentiero a destra e seguiamo la meta che già da metà escursione è ben visibile sulla cresta della montagna.

In realtà quello che si vede è il Guasti, non il Casati che rimane sull’altro versante della montagna, appena più sotto.

Per la prima parte di sentiero in realtà non ci sono grandi cose da dire:

si continua a seguire una strada sterrata abbastanza ampia.

Il fondo è principalmente in ghiaia compatta e si cammina bene.

Si procede in salita per tutto il tempo:

  • la prima parte è abbastanza dolce, fino circa alla teleferica che rifornisce il Casati;
  • nella seconda parte invece la strada lascia spazio a uno stretto sentiero che sale in tornanti e la salita è decisamente più ripida.

Presta attenzione e sali solo se hai le giuste scarpe!

Per un breve tratto la salita è ancora più ripida e stretta e per questo sono state posizionate due corde fisse: aiutati a salire e non avrai alcun problema (calcola che Bri, il nostro cane, è salita senza problemi!).

La salita è costante, ma la felicità lo è di più:

in circa 1h40 dal Pizzini, avrai raggiunto il Casati a 3269 metri di quota!

La cosa un po’ “brutta” di questa salita è che vedi la destinazione per tutto il tempo e quando ti sembra di scollinare, in realtà manca ancora un pezzo.

Immagino che conosci questa sensazione 🙂

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Oltre il rifugio: Cima Solda e vie alpinistiche

Ti ricordi che poco fa ti parlavo di una terza parte del percorso?

Dal Rifugio Casati in meno di 20 minuti puoi raggiungere la vicinissima e non impegnativa Cima Solda: la croce è ben visibile dal rifugio.

Dalla parte opposta invece, imbiancato, c’è il Cevedale raggiungibile tramite una via alpinistica.

Sotto di noi c’è il ghiacciaio, mal messo, ma c’è

e per raggiungere la Cima Solda dovrai attraversare qualche metro di neve, ma nulla di che.

Dal Casati è indicata anche la via per raggiungere I Tre Cannoni della guerra (20 minuti di cammino):

è necessaria l’attrezzatura alpinistica che può essere noleggiata direttamente al Casati.

Il rifugio infatti declina esplicitamente ogni responsabilità in caso di accesso senza attrezzatura.

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Storia, natura e cambiamenti climatici

La costruzione del Rifugio Casati è iniziata nel 1922, poco dopo la guerra, e terminata a dicembre 1923; nel 1934 è stato implementato con la costruzione dell’altro edificio, il Guasti, entrambi in memoria di soldati caduti durante il primo conflitto mondiale.

Oggi ospita 180 posti letto ed è punto di riferimento degli alpinisti che intraprendono le via per il Cevedale e il Gran Zebrù.

Anche qui purtroppo gli effetti del cambiamento climatico sono ben visibili:

dopo 100 anni dalla costruzione del Casati, il disgelo del ghiacciaio sottostante gli sta provocando diversi danni.

Se deciderai di andarci ti assicuro che lo vedrai con i tuoi occhi.

Io l’anno scorso mi sono messa il cuore in pace pensando di non vedere mai la struttura originaria del rifugio perché da un anno circa si pensa di abbatterlo…

inaspettatamente sono riuscita ad andarci ed è stata un’emozione incredibile!

Ecco però le notizie più fresche:

 

Il rifugio sta scivolando verso il sottostante ghiacciaio, crepe sui muri e terrazza inclinata lo certificano. Il nuovo rifugio sarà costruito poco più in alto, dove sorge la più piccola Capanna Guasti, intorno ai 3.285 metri di quota, proprio sul confine tra Valfurva e Val Martello. I lavori se tutto va bene dovrebbero iniziare nell’estate 2023.

 

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Il ritorno: le due varianti

Dal Rifugio Casati al Rifugio Pizzini la discesa è solo una quindi non puoi sbagliare:

segui i tuoi passi dell’andata e in breve tempo raggiungerai di nuovo il Pizzini.

Da qui, come ti avevo già detto, puoi scegliere se:

  • scendere lungo la strada sterrata principale
  • andare sul sentiero panoramico

Io come al solito ti consiglio la seconda alternativa!

Il giorno che siamo andati al Casati purtroppo stava per piovere e quindi per fare più veloce siamo scesi dalla strada, allontanandoci il più possibile dai cumulonembi dall’aria decisamente minacciosa dietro di noi!

Dettagli del trekking e consigli utili

Parcheggio: 46.4194320973112, 10.556337394927821

Lunghezza A/R anello Forni-Cima Solda: 18,7 km

Dislivello positivo: 1322 metri

Difficoltà: difficile. È richiesto allenamento. PRESENZA DI PUNTI ESPOSTI ATTREZZATI CON CORDE FISSE.

Rifugio Casati escursione valfurva
Rifugio Casati escursione valfurva

Per concludere

La Valfurva regala emozioni forti e paesaggi mozzafiato.

Questo ormai per me è un dato di fatto,

ecco perché non potevo tralasciare questo racconto sul mio blog.

Per avere un quadro più generale e dettagliato della zona ti consiglio di leggere l’altro articolo:

spiego anche alcune chicche naturalistiche!

Qui invece non ho voluto soffermarmi troppo sui dettagli e andare dritta al sodo.

Come ti dicevo, approfondirò questa esperienza sulla newsletter perché credo che lo meriti per davvero.

Comunque,

se deciderai di fare questa escursione ricordati di farmelo sapere

e dì a tutti dove l’hai letta 🙂

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Guido Noseda
Guido Noseda
31/05/2023
Persona competente, solare e disponibile a chiarimenti o informazioni, contenuti assolutamente interessanti su natura, escursioni e rispetto ambiente. 🔟😊🌳🏔
Leonardo Marmiroli
Leonardo Marmiroli
23/05/2023
5 stelle penso sia poco per quanto Benedetta grazie al suo sito e alle risposte super celeri sia riuscita a consigliarmi sui trekking e sulle opportunità di una vita in cammino! Per questo non finirò mai di ringraziarla per tutto quanto!! :)
Laura Garelli
Laura Garelli
22/05/2023
Sto programmando una vacanza in Valtellina anche grazie all'aiuto delle informazioni contenute nel web. Mi sono imbattuta nel sito "Due passi in natura" di Benedetta ed ho smesso di cercare altro: lì ho trovato tutto! Ma ancora di più le ho scritto via email e mi ha risposto in tempo zero una lunghissima risposta piena di dettagli e di consigli. Ora non mi resta che pianificare in autonomia sapendo che se avrò bisogno di altre indicazioni potrò ancora chiederle. Grazie infinite Benedetta per la tua cortesia, disponibilità e competenza.
Ivan Marturelli
Ivan Marturelli
02/03/2023
Che spettacolo... La natura
Ivan Giolai
Ivan Giolai
28/02/2023
👏👏👏🥇
Sandra Zugnoni
Sandra Zugnoni
14/02/2023
Blog molto interessante , ricco di spunti e informazioni , redatto con cura da una ragazza solare, piena di vita e amante della natura in tutti i suoi aspetti
Yuri Franco
Yuri Franco
03/02/2023
Semplicemente fantastica
Cari insegnanti, genitori, educatori e cittadini curiosi di natura ❓PERCHÉ...

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