Come organizzare l’escursione perfetta: la preparazione

6 Min Lettura

Partiamo da un quesito:

l’escursione perfetta esiste davvero?

Io dico di sì,

ma il segreto – come per tutte le cose – è nella preparazione.

Sono convinta che:

  • se ti prepari bene prima di metterti in cammino,
  • se hai studiato, 
  • se hai il giusto occorrente con te

 ti godrai per davvero la tua esperienza in montagna.

Ovviamente gli imprevisti ci sono:

può succedere qualsiasi cosa in un ambiente che può diventare ostile se affrontato con la testa sbagliata.

Ma siamo sempre stati abituati a prepararci bene, giusto?

Prova pensare a quando hai un’importante giornata al lavoro,

quando devi passare un esame

o quando vuoi organizzare la vacanza dei tuoi sogni:

il trucco per arrivare a fine giornata con il sorriso è l’organizzazione.

escursione perfetta

Camminare in sicurezza

Immagina:

domani mi sveglio e sento proprio il bisogno di andare in montagna.

Mi alzo, butto due cose nello zaino, scelgo la meta dall’ultimo reel di tendenza su Instagram e parto.

NO!

Questo potrebbe diventare il modo perfetto per farsi male!

Non voglio essere crudele, ma di incidenti in montagna se ne sentono parecchi.

D’estate, giorno e notte, l’elisoccorso passa di continuo sopra casa:

negli ultimi 10 mesi in provincia di Sondrio ci sono stati 1239 interventi di cui 928 diurni.

Quindi ti dico che sì, lo puoi fare,

ma solo se conosci davvero bene il territorio o se è la passeggiata tranquilla nel bosco vicino casa che puoi percorrere anche ad occhi chiusi.

Non mi avventurerei a 3000 metri improvvisando e magari con le scarpe da ginnastica.

Comunque io e te non siamo degli sprovveduti,

quindi vediamo insieme come scegliere la meta adatta e realizzare l’escursione perfetta.

Organizzare l’escursione perfetta: come scegliere il percorso

In questo articolo voglio raccontarti alcune delle mie abitudini personali.

Dopo anni di giri in montagna le ho modificate un po’ e le ho fatte mie.

Sicuramente non sono un segreto di Stato perché credo che la maggior parte dei viandanti faccia così,

ma qualcuno a volte mi chiede

“come fai a scegliere dove andare?”

“e se mi rendo conto che il giro è troppo impegnativo?”

Allora, andiamo con ordine.

Immaginiamo di aver davvero trovato un’interessante meta da un reel.

La primissima cosa da fare è informarsi.

  • Dov’è?
  • Qual è il punto di partenza?
  • Qual è il dislivello?
  • E la lunghezza?
  • Ci sono tratti esposti?
  • È una meta gettonata e quindi ben segnalata o sono in mezzo al nulla?
  • Sarò sotto il sole cocente o all’ombra del bosco?

Queste sono tutta una serie di domande che dovresti porti almeno qualche giorno prima di partire.

Di cosa hai bisogno per la tua escursione perfetta

Ora, come fai a trovare le risposte?

Praticamente tutti rispondono “bè, sull’Internet trovi tutto”,

se rispondessi così anche io sarebbe da sciocca – e anche un po’ furba visto che con Due passi in natura voglio darti proprio tutte queste informazioni.

Quindi ti rispondo:

non SOLO con il web.

Ecco gli strumenti e i metodi di cui non puoi fare a meno:

  1. Prendi una carta escursionistica.

    La puoi richiedere all’ufficio turistico di competenza, la puoi trovare su Internet, tante si possono scaricare direttamente senza pagare nulla.

  2. Utilizza Google Maps e Google Earth.

    Io li uso davvero tanto e sono perfetti. Stai attento alla data di pubblicazione della foto satellitare di Maps perché una volta arrivato sul posto potresti trovare delle sorprese.

  3. Chiedi.

    Tra Facebook, Instagram e blog vari, sicuramente qualcuno prima di te ha già affrontato quel percorso! Sono dell’idea che non ci sia niente di più bello che lo scambio di informazioni tra viandanti. Magari scegli una persona di cui ti fidi– come Due passi in natura 😉

    Ricevo diverse e-mail di richiesta di approfondimento dei trekking

    e sono ben contenta di aiutare a organizzare la vostra escursione perfetta.
escursione perfetta

Prima di partire: lo studio dei dettagli

Con le informazioni che hai appena raccolto sei già a buon punto,

sicuramente ora non parti senza avere la minima idea di cosa ti aspetta.

Ma non sei ancora pronto per partire.

Non ti ho detto di usare una carta escursionistica o le mappe online a caso:

non andrebbero consultate per la prima volta alla partenza del trekking, ma bisognerebbe studiarle i giorni prima.

Ogni carta escursionistica infatti ti può dire:

  • il numero del sentiero da percorrere
  • il dislivello grazie alle isoipse
  • la morfologia del territorio che attraverserai
  • la distanza da percorrere
  • l’esposizione
  • la quota

Sono informazioni importanti da cui puoi dedurre:

  1. quale segnaletica seguire
  2. se sei in grado di affrontare quel dislivello e quella lunghezza
  3. quando c’è salita, quando c’è discesa
  4. se ci sono dei possibili punti di ristoro o di riparo
  5. che tipo di ambiente attraverserai, se ad esempio sarai nel bosco o esposto al sole degli alti pascoli
  6. quanta acqua portare con te

…e tanto altro, se sai leggere la carta.

escursione perfetta

Sei pronto per l’escursione

Finalmente domani è domenica e si parte.

Dopo così tanto studio è come se fossi già a metà dell’opera:

studiare nel dettaglio ti permette di creare un’immagine del percorso nelle tua testa.

Questa è un’ottima preparazione mentale e soprattutto fisica perché inconsciamente prepari il tuo corpo ad affrontare la fatica che ti attende.

10 cose da portare con te + 1 consiglio

Ora sei pronto per preparare lo zaino con tutto il necessario.

Ovviamente ognuno ha le sue abitudini da seguire, il suo zaino preferito e il suo obiettivo.

Lo zaino quindi dipende molto dal tipo di escursione che si sceglie e anche dalla stagione in cui la si svolge.

Ecco alcuni oggetti che mi porto sempre dietro quando vado a camminare:

  1. una giacca a vento: in montagna il tempo è imprevedibile. Può coprirmi dal freddo o dalla troppa esposizione al sole;

  2. il kit di pronto soccorso.

    Fondamentale, io ad esempio porto sempre con me antistaminici e cortisone perché non vorrei mai avere una reazione allergica in alta quota. Faccio le corna eh, finora non è mai successo… però averli con me mi fa sentire più tranquilla.

  3. Il coltellino, utile per ogni occasione

  4. Gli occhiali da sole – anche quando non c’è –

  5. Luce frontale. Io la porto anche d’estate: può succedere di fare dei cambiamenti lungo il percorso o avere delle difficoltà a tornare indietro e si torna con il buio.

  6. La carta escursionistica. Che sia cartacea o digitale, ormai i nostri telefoni sono all’avanguardia e si possono seguire i percorsi anche offline.

  7. Acqua a sufficienza. Io uso la camel bag e per ogni escursione porto con me tra i 1,5 e i 2 litri. Non fidarti troppo delle fontanelle segnalate lungo il percorso, potrebbero essere guaste. Facendo così mi sono sempre trovata bene e non ho mai avuto problemi.

  8. Cibo. Ognuno di noi si conosce perfettamente e soprattutto ognuno ha i suoi gusti. Io personalmente mi trovo molto bene facendo una giusta colazione appena sveglia, senza esagerare e porto con me un panino per il pranzo. Se so di non essere molto in forma quel giorno porto un frutto, una barretta o della frutta secca da sgranocchiare durante il cammino quando mi sento più debole.

  9. Fazzoletti. Per me sono indispensabili, soprattutto nel periodo delle allergie. Ho pensato molto se inserirli in questa lista perché sono una lama a doppio taglio: portali a casa con te! Anche quelli sporchi. Ci sono angoli nei boschi, ovunque, pieni di fazzoletti e – devo dirlo – fa davvero schifo.

  10. Bussola. Più si va avanti più perdiamo l’abitudine di usare importanti strumenti che ci possono essere di grande aiuto in alcune situazioni. La maggior parte delle volte potrebbe non servire, ma quando ne abbiamo davvero bisogno e non ce l’abbiamo… ne sentiamo la mancanza. Impariamo ad usarla e ad usarla correttamente: un giorno di nebbia improvvisa sarai grato di averla con te

Ti svelo un piccolo segreto.

Oggi va tanto di moda il digitale anche nella cartografia e nell’orientamento.

Io ti consiglio di non affidarti al 100% al tuo telefono e alle applicazioni perché non sempre sono affidabili e qualche malfunzionamento potrebbe compromettere la tua escursione, specialmente se prima non ti sei preparato nel modo più corretto.

Oltre al cartaceo però, per essere più comoda in cammino, utilizzo un’applicazione da diverso tempo con cui mi trovo molto bene:

si chiama Terra Map e la puoi scaricare su Android e su Apple.

Te la consiglio vivamente anche perché è un ottimo strumento per chi vuole esercitarsi nel muoversi nello spazio e nell’orientamento.

Buon cammino!

Questi sono alcuni consigli sinceri che seguo ogni giorno prima di avventurarmi in montagna.

Approfondirò l’argomento nella newsletter,

ti interessa?

La prossima volta ti racconterò alcuni suggerimenti da mettere in pratica durante il cammino, nel frattempo dai un’occhiata qui

escursione perfetta
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1 Comment
  • Maurizio
    27 Novembre 2022

    Ciao
    Ho letto con curiosità quello che ti porti con te nello zaino. Nel mio (da 30 litri), quando prevedo un’escursione un po’ lunga, dalle 5 alle 9 ore, oltre a quello che ci metti tu, ho sempre una/due maglie di ricambio, un paio di calze, una coperta termica (quelle argento/oro che piegate sono grandi come un pacchetto di sigarette), salviette umidificate, d’estate anche crema solare, spray anti zecche e anti zanzare. Inoltre non manca mai un sacchetto per i rifiuti. Nel pacchetto di pronto soccorso ho sempre un disinfettante e ho aggiunto qualche garza in più di varie dimensioni. Tachipirina e aspirina in compresse, barrette proteiche, qualche biscotto e la mia scorta d’acqua va dai 2 ai 3 litri a seconda della stagione. Forse è un po’ esagerato come minimo indispensabile ma io dico sempre meglio qualcosa in più che in meno.

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